In questa intervista per Reframe, l’artista parla del significato del singolo, del suo legame con la scrittura e il palco, dei messaggi che desidera trasmettere e dei nuovi progetti in arrivo, offrendo uno sguardo intimo e sincero sul suo percorso musicale.
Se “Stelle e Brividi” fosse un sogno, quale immagine la rappresenterebbe?
Se “Stelle e brividi” fosse un sogno sarebbe rappresentata da un’immagine notturna del mare accompagnata da un cielo stellato.
Ti piace di più la fase di scrittura o quella del palco?
La fase di scrittura penso che sia qualcosa di magico perché si crea qualcosa che fino ad un momento prima non esisteva. Riuscire a portare quella magia su un palco e condividerla con altre persone che ti ascoltano, rende ancora più speciale ciò che si è riusciti a creare. Quindi la fase che riguarda il palco è sicuramente quella più bella e completa che racchiude tutto.
Quale messaggio ti piacerebbe lasciare a chi ascolta la tua musica?
Sembra scontato, ma il messaggio è quello di non smettere mai di credere in qualcosa e nei propri sogni, di continuare a coltivarli anche se non si ottiene subito ciò che si desidera.
Hai già in mente nuovi progetti dopo questo singolo?
Ho un nuovo inedito già pronto scritto da un autore con cui ho già collaborato per un altro inedito, “Dirmi che mi ami” e nel frattempo penso anche a nuove canzoni.
Cosa ti auguri che il pubblico ricordi di te tra dieci anni?
Con la speranza di far conoscere il più possibile la mia musica e quindi di ampliare il mio pubblico di ascoltatori, mi auguro che le persone possano associare me e le mie canzoni ad uno stile musicale specifico e ben definito.
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