Con “11 (Undici)”, Ched unisce estetica dark, rabbia e vitalità in un brano potente e viscerale. Il progetto prende forma sul palco, tra cori gospel, chitarre elettriche e improvvisazione punk, per un’esperienza dal vivo imprevedibile e liberatoria. Con questo singolo, l’artista prosegue la sua ricerca sonora e visiva, fondendo caos e spiritualità in un linguaggio personale e autentico.
Come immagini di portare “11 (Undici)” sul palco?
Sì, magari con un coro gospel che provi a riprodurre i samples.
Un estetica molto dark ma allo stesso tempo vivace e rabbiosa per far divertire e far scatenare il pubblico quindi gestendo diversi mood.
Quali strumenti e arrangiamenti prevedi per le esibizioni live?
Sia in acustico quindi chitarra e voce che con strumenti elettrici e cori. Poi mi piacerebbe avere una band vera e proprio per portare ovunque i brani che compongo.
La parte gospel sarà riprodotta dal vivo o con campionamenti?
E un’ottima domanda vedremo se riuscirò a trovare un coro di persone amanti del genere che con passione canteranno insieme a me
Come reagiscono di solito le persone quando ascoltano dal vivo brani così stratificati?
Questo pezzo non l'ho portato ancora in live ma spero che riusciranno a capire l’ermetico di questi brani e a emozionarsi nella loro semplice complessità.
C’è qualche sorpresa o reinterpretazione che pensi di fare durante i live?
Vorrei l'esibizione più punk del previsto quindi spaccando anche strumenti e cantando cose estreme e trasgressive basate sull’improvvisazione.
