Intervista a Alfredo Venosa sul suo nuovo singolo "Te voglio bene"

lug 16, 2025 0 comments

Con "Te voglio bene", Alfredo Venosa ci regala un brano che esplora la difficoltà di comunicare l'amore, un tema che tocca da vicino chiunque si sia trovato a dover affrontare la solitudine emotiva. Ma l'artista ci racconta di non aver mai avuto problemi a esprimere i suoi sentimenti quando è vero amore. "Quando è vero amore ti scoppia dentro", afferma, con una certezza che emerge anche dalle sue parole più intime.

Il brano, dal sound morbido ma fuori dagli schemi, porta con sé una riflessione profonda sul rapporto tra tecnologia e solitudine, come sottolineato dallo stesso Venosa: "La tecnologia, pur avendo i suoi lati positivi, porta con sé una crescente solitudine". La canzone, intrisa di malinconia e rimpianto, rispecchia la sua scrittura, spesso segnata da un'infelicità di fondo che non può fare a meno di emergere nei suoi testi.

Nel raccontare la creazione del brano, Venosa rivela la sua maniera di lavorare: "Quando sento l'emergenza di esprimermi, testo e musica si rincorrono". La melodia nasce dall’ispirazione del momento, a volte partendo da una frase di testo che poi diventa la base per la musica, con un processo che si sviluppa in parallelo. "Il mio non è un approccio da autore ma da cantautore", sottolinea, mettendo in luce il suo legame profondo con l'emotività che guida la sua scrittura musicale.

Scopri di più nell’intervista completa, dove Alfredo ci racconta la genesi di "Te voglio bene" e la sua visione personale sull’amore e la comunicazione.

“Te voglio bene” sembra raccontare l’incapacità di comunicare l’amore. Ti sei mai trovato in questa situazione?
No mi è capitato di avere il dubbio se era vero amore o meno…ma quando è vero amore ti scoppia dentro e non ho l’incapacità di comunicarlo.

Credi che oggi abbiamo più strumenti per dirci che ci vogliamo bene o più barriere?
Credo che la tecnologia insieme ai lati positivi porti con se sempre una maggiore solitudine.

Qual è il verso del brano che senti più tuo?
Strano a dirsi ma è la frase che ho sacrificato alla prima strofa quando scrivo “Quanti parole so sulo parole. 
Qui finisce la strofa ma in realtà continuava: ie nun so maie sicuro, almeno i dubbi chiusi nel mio cuore non danno delusioni.

La malinconia e il rimpianto si fanno spazio nel testo. Quanto sono presenti anche nella tua scrittura?
Tantissimo, raramente ho scritto un brano che non lasci trapelare una infelicità di fondo.

Ti va di raccontarci com’è nata l’idea iniziale della melodia?
Non saprei, quando sento l’emergenza di esprimermi con una canzone, testo e musica si rincorrono…a volte è una frase di testo a cui deve seguire l’ispirazione della melodia…  poi successivamente magari continuo con la musica e poi cerco di aggiungere il testo. Una cosa è certa: il mio non è un approccio da autore ma da cantautore …non riuscirei a scrivere senza la spinta emotiva.

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