L’interesse verso la musica è iniziato, come credo capiti a molti, in maniera lenta e progressiva. Ho preso in mano la mia prima chitarra a 14 anni e inizialmente, a dir la verità, non ne ero molto convinto. Dopo qualche anno tutto è cambiato, ho capito che con la musica potevo esprimere me stesso, parlare dei miei desideri, delle mie paure e delle mie incertezze. Così ho cominciato a scrivere le prime canzoni, copiando vergognosamente i linguaggi e le atmosfere dei grandi cantautori. Fin quando ho intimamente compreso che nel mio piccolo potevo inventare, aprirmi e scoprirmi, parlando e raccontando con le mie parole il mondo che mi circonda.
Gli artisti che mi hanno segnato negli anni sono stati tanti e ognuno ha fatto parte di un determinato periodo della mia vita. Poi ci sono i punti cardini, quelli che hanno attraversato ogni fase della mia crescita. Penso a Fabrizio De André, Franco Battiato, Mark knopfler, Nick Drake, Elliott Smith, Leonard Cohen. Poi col tempo ho scoperto un’immensa passione per le musiche e i generi più disparati, dall’elettronica alla medievale, dalla folkloristica all’indie rock d’oltreoceano anni 90.
Una canzone può nascere in molteplici modi e anche nel mio caso non fa eccezione. Certo, la scrittura esige un metodo ben preciso, altrimenti l’ipotetica canzone rischia di diventare un brainstorming senza capo né coda. Sicuramente parto da un’idea di base, che può essere una parola, una suggestione o persino un titolo, da cui parto per comporre la canzone. A volte un motivo suonato con la chitarra o col piano può suggerire questa idea e allora cominci da lì, trasportato dal metodo e dall’ispirazione.
La canzone è nata fondamentalmente dall'esigenza di fare i conti con il proprio passato e il proprio vissuto. Spesso tendiamo ad usare una sorta di filtro per ricordare i momenti trascorsi, lasciamo cadere nella sfera dolce dei ricordi tutto ciò che di bello è stato, dimenticando talvolta l'altra faccia della medaglia. Questa canzone è un inno a quello che abbiamo dimenticato, a quello che abbiamo voluto cancellare. Una dedica paranoica ai fantasmi del passato.
Spero che chi ascolti possa percepire un modo sincero di raccontare e raccontarsi, cosa assolutamente non scontata. Poi la magia della canzone è che una volta fuori diventa di tutti, quindi ognuno può prendere dalla stessa tutto ciò di cui ha bisogno.
Al momento, insieme ai musicisti con cui lavoro, sto progettando la registrazione di nuove canzoni. Sicuramente da marzo in poi inizierò i live, soprattutto tra Lombardia e Sicilia. Nei miei canali social volta per volta inserirò le date dei miei concerti.