Eleven Joe: emozione e autenticità in “Senza l'amore che dai”

apr 26, 2025 0 comments

Dopo aver debuttato con “Siamo Persi”, un brano nato dall'urgenza di raccontarsi senza filtri, Eleven Joe torna con un nuovo singolo, “Senza l'amore che dai”. Un pezzo intenso, che segna un’evoluzione nel suo modo di scrivere e produrre musica: meno istintivo, più riflessivo, ma sempre profondamente autentico. In questo nuovo lavoro, l’amore diventa il centro di una riflessione più ampia sull’identità, sul bisogno di essere accolti e sul valore delle emozioni sincere. Abbiamo intervistato Eleven Joe per approfondire la nascita del brano, il suo percorso artistico e l'importanza dell'autenticità nella sua musica.

“Senza l’amore che dai” arriva dopo il tuo esordio con “Siamo Persi”: cosa è cambiato nel tuo approccio alla scrittura e alla produzione?
Con “Siamo Persi” ho messo fuori una parte molto istintiva di me, era il mio esordio e volevo trasmettere tutto quello che avevo dentro. In “Senza l’amore che dai” ho lasciato spazio a una riflessione diversa. Scrivere è diventato anche un modo per mettermi in discussione, non solo per sfogarmi. E durante le creazioni ho capito quanto ogni scelta sonora possa rafforzare un'emozione o rovinarla, quindi ho fatto attenzione a ogni dettaglio, cercando sempre la verità del pezzo.

Musicalmente, il brano si muove su un equilibrio tra intensità emotiva e melodia. Come hai costruito il suono di questa canzone?
Volevo che il suono accompagnasse la scrittura, senza sovrastarla. Insieme al team di Up Music Studio abbiamo lavorato molto sul trovare una linea musicale che fosse emotiva ma non troppo “pesante”. Volevo qualcosa che arrivasse diretto, ma che avesse anche dei momenti più delicati.

C’è un momento della scrittura o della registrazione che ricordi in modo particolare?
Sì, ricordo che la scrittura di questo brano è avvenuta in modo molto veloce. Non mi sono messo lì a pensare troppo alle parole, è venuto tutto di getto. Sentivo il bisogno di dire certe cose così come venivano, e forse è proprio per questo che il significato è così diretto. 

Il titolo ha una forza evocativa: che significato ha per te la parola “amore” in questo brano?
In questo brano l’amore non è solo quello tra due persone, è qualcosa di più ampio. Parla di come l’amore che ricevi o non ricevi cambia il tuo modo di vederti e su come si affronta la vita. “Senza l’amore che dai” è  una riflessione su quanto abbiamo bisogno di essere riconosciuti, ascoltati, accolti… e su cosa succede quando questo manca.

Quanto conta per te l’autenticità nella musica, soprattutto quando parli di emozioni così personali?
Se non sei autentico, la gente lo sente. E tu lo senti ancora prima. Quando scrivo o canto qualcosa che non mi rappresenta davvero, non funziona. Invece, quando sono sincero, anche nella fragilità o nel dolore, arriva. Per me la musica deve essere vera, anche se a volte fa male. È l’unico modo in cui riesco a comunicare davvero chi sono.

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