Nel suo nuovo singolo Age of Paranoia, BUONARROTI mette in musica l’inquietudine costante che attraversa i nostri giorni. Il ritmo è quello serrato e incalzante della jungle e della drum and bass, ma dietro l’energia pulsante del brano si nasconde una riflessione più profonda: la frenesia contemporanea, la sensazione che tutto accada troppo in fretta per essere davvero compreso.
L’introduzione eterea è un inganno sonoro: pochi secondi di respiro prima dell’impatto. Poi tutto si trasforma in un loop ininterrotto di stimoli, dove archi distorti e piani sonori si inseguono come pensieri ossessivi. La traccia diventa un flusso inarrestabile, in cui il corpo si muove ma la mente fatica a trovare un appiglio.
Con Age of Paranoia, BUONARROTI non costruisce solo un brano, ma un’esperienza. Una corsa cieca dentro il caos, in cui il ballo non è evasione ma resistenza. In questo paesaggio sonoro frantumato, l’artista restituisce il senso di spaesamento che accompagna chi cerca di restare lucido in mezzo al rumore del mondo.