Con il suo nuovo singolo "Manicomio", Krifa ci porta nel cuore di un amore tormentato, un’altalena emotiva fatta di passione, paura e dipendenza. Il brano esplora il lato più oscuro delle relazioni, dove l'attrazione verso il rischio e l'ebbrezza del brivido trasformano l'amore in una calamita tanto irresistibile quanto pericolosa.
Krifa affronta temi complessi come la tossicità nei rapporti, il desiderio di adrenalina e il delicato equilibrio tra l'essere formati o distrutti dall'amore. Con una scrittura cruda e sincera, l'artista condivide non solo un'esperienza personale ma anche un messaggio universale: l'importanza di riconoscere e superare le dinamiche tossiche.
In questa intervista, Krifa ci racconta come la musica sia diventata per lui un rifugio sicuro e un mezzo di crescita personale, anticipandoci anche i suoi prossimi progetti, tra cui un brano che sarà l'opposto di "Manicomio". Un dialogo intimo e riflessivo con un artista che non ha paura di guardare in faccia le emozioni più intense e contraddittorie.
Nel testo di "Manicomio" si parla di un amore che crea dipendenza, un po' come una droga. Quanto pensi che questa similitudine sia calzante per descrivere le dinamiche di un rapporto tossico?
È assolutamente giusto dire che un amore che crea dipendenza è come una droga. Questo perché nel momento in cui si crea una dipendenza, ormai non se ne può più fare a meno proprio come una droga.
Io penso perché comunque in queste situazioni che siano relazioni, o comunque rapporti bisogna sempre avere adrenalina e questo è il motore fondamentale della mia scrittura.
Perché, secondo me, l'essere umano per indole ha costantemente bisogno di stare a rischio, quindi di cercare adrenalina in tutto ciò che si fa.
Perché mettere in musica ciò che penso e vivo nella vita rappresenta per me, dare voce a quello che non riesco a dire.
Un po’ entrambe le cose, perché, secondo me, bisogna aiutare le persone che si trovano in una situazione tossica.
Devono essere aiutate ad uscirne, perché la tossicità è una conseguenza che può portare a seri problemi.
La musica mi ha aiutato tantissimo a credere, mi ha portato ad una maturità che prima non avevo.
Nel momento cui ti interfacci con un ambiente così grande e pieno di sfaccettatura si cresce.
Nella musica ho trovato il mio posto, il mio posto sicuro.
A gennaio ci sarà un’altra uscita importante per me, l’opposto di “Manicomio”.
Il prossimo anno sarà ricco di nuovi pezzi e progetti che man mano stanno sempre di più prendendo forma.