In questa intervista, i Gravenia ci portano dietro le quinte della creazione del singolo e del loro imminente debutto discografico, svelando il loro processo creativo, le influenze che hanno plasmato il loro sound unico, e i progetti futuri, tra cui l’attesissima presentazione live del primo album il 21 dicembre.
Come è nata l'idea di un brano così potente e diretto come "Belve"?
Non c’è stata un’idea precisa per la nascita di belve, ma l’esigenza di esprimere un disagio. È stata una canzone molto istintiva e diretta.
Quanto c'è di personale in "Belve" e quanto è un riflesso della società attuale?
Ci sono dentro entrambe le cose. Il punto di vista personale di una vita sempre più frenetica e veloce è consequenziale ad una società moderna basata su tendenze e materialismo.
Come avete voluto caratterizzare il sound di "Belve" all'interno del contesto stoner rock?
La canzone inizia con un riff veloce di chitarra che si ripete costantemente dopo l’entrata di basso e batteria. I suoni sono molto acidi e graffianti, come la maggior parte dei nostri brani.
Come si concilia l'aspetto introspettivo della vostra musica con la rabbia espressa in "Belve'"?
È una formula del tutto naturale, diamo molta importanza sia alla musica che al testo. Ci teniamo a mantenere una certa coerenza tra entrambi gli aspetti.
Quali sono le vostre maggiori influenze musicali e come si riflettono nel vostro sound?
Le nostre influenze spaziano molto, dallo stoner rock al grunge, con una vena psichedelica. Ci piacciono molto i suoni scuri, caldi, pieni, inevitabilmente questi nostri ascolti condizionano il nostro sound.
Quali sono i vostri progetti futuri? Potete anticiparci qualcosa sul vostro primo album?
Sicuramente suonare il nostro album nei locali e portare avanti la nostra musica. Il nostro primo disco uscirà il 20 di questo mese di quest’anno con l’etichetta Overdub Recording. Saremo presto live il 21 dicembre per presentarlo al pubblico.