Gli
Alhena hanno pubblicato il loro nuovo singolo "Arancione EasyJet", un
brano che racconta un incontro casuale e la connessione emotiva che può nascere
improvvisamente tra due persone. Attraverso immagini vivide e un testo semplice
ma evocativo, la band esplora l'importanza dei piccoli dettagli, simbolizzati
dal colore arancione, che diventa un punto di riferimento per un romantico e
nostalgico legame. Con sonorità fresche e testi capaci di coinvolgere,
"Arancione EasyJet" rappresenta un viaggio tra emozioni intense e
momenti di riflessione.
Il brano “Arancione Easyjet” sembra raccontare una connessione emotiva
profonda nata in un attimo. Com’è nata l’idea di questa canzone?
Hai
colto esattamente il tema principale del brano: Arancione EasyJet racconta
della bellezza che c'è nelle connessioni emotive scaturite all’improvviso. La
canzone nasce come racconto di una storia che abbiamo vissuto in prima persona,
ma avevamo da tempo intenzione di trattare questo argomento in un nostro brano
e di farlo con un testo che risultasse estremamente semplice come sono, in
fondo, i sentimenti. Siamo consapevoli di vivere in un’epoca dove molte
relazioni nascono sulle dating app e si tende a cambiare partner con la
velocità di uno swipe a destra o sinistra. Sembra quasi che abbiamo accantonato
il desiderio di coltivare quell’emotività improvvisa ed ingiustificata a cui
può condurre un incontro del tutto inaspettato, e con Arancione EasyJet volevamo
ricordare di quanto tutto questo fosse meraviglioso.
La scelta del colore arancione come simbolo di questa connessione è
davvero intrigante. Cosa rappresenta per voi questo colore?
È
una domanda estremamente interessante, perché pone il racconto su un piano
completamente diverso da quello del mero colore della maglietta che indossava
la ragazza di cui raccontiamo nel brano. Se pensiamo all’arancione, la prima
immagine che ci rievoca la mente è quella del tramonto: quel momento della
giornata che vorresti passare con una persona speciale mentre ci si tiene per
mano e ci si racconta, senza dirsi una sola parola, un’infinità di cose. È un
colore che, per quello che ci ricorda ti definiremmo quasi d’altri tempi, e che
appartiene alla sfera di un romanticismo e di un modo di vivere il sentimento
dell’amore che purtroppo, per svariate ragioni, stiamo perdendo. Ecco, per fare
un paragone, se il rosso è il colore da sempre associato all’amore, per noi
l’arancione è il colore perfetto per descrivere un nostalgico romanticismo.
Nel vostro commento avete parlato dell’importanza dei piccoli
dettagli. Come avete tradotto questa idea nella musica e nei testi?
Quando
scriviamo una canzone, abbiamo la volontà ed il desiderio di raccontare una
storia nella quale le persone possano immedesimarsi cucendo sulle nostre parole
il proprio vissuto. Ci rifacciamo molto alle immagini della cultura pop perché
fanno parte di un immaginario collettivo facilmente fruibile e che, in positivo
od in negativo, lasciano in ognuno di noi un’emozione di qualche tipo. Ti
facciamo un esempio: in Arancione EasyJet citiamo Bojack Horseman, il
protagonista di una serie animata afflitto dalla solitudine e dalle dipendenze.
L’immagine di Bojack al bancone del bar rappresenta tutta la malinconia di un
momento vissuto in un posto affollato in cui ci si sente però estremamente
soli, ed è esattamente la sensazione che abbiamo avuto quando abbiamo visto
quella ragazza dalla maglietta arancione restare a ballare da sola.
C’è qualche episodio personale che ha ispirato la storia raccontata in
“Arancione Easyjet” o è frutto della pura immaginazione?
Arancione
EasyJet è il racconto di una storia che è accaduta realmente: era uno di quei
sabato sera in cui non hai particolarmente voglia di uscire ma lo fai comunque
e controvoglia. Finiamo per vederci in un club della capitale e quando
entriamo, fatti spazio in mezzo alla folla, uno di noi nota l’unica maglietta
di un colore acceso in tutto il locale. Onestamente, non è un colore che vedi
spesso in una discoteca… Fatto sta che la ragazza che la indossava era in
compagnia di una sua amica e, quando è rimasta da sola, Andrea (il cantante)
decide di andarle a parlare. Quella sera non ci fu nulla più di due mani
strette l’una dentro l’altra e due cuori che battevano all’unisono. Ah si, e la
parte più importante di tutte: la sensazione di conoscersi da una vita intera.
Leopardi viene citato nel messaggio del brano: come si collega la sua
visione della malinconia alla vostra musica?
Quando
abbiamo menzionato Leopardi in Arancione EasyJet volevamo traslare per un
attimo il concetto espresso ne “Il Sabato del Villaggio” in una chiave più
moderna, dove però c’è sempre il comune denominatore della malinconia. In
realtà siamo dei ragazzi malinconici a nostro modo, perché sebbene la nostra
musica abbia un “vestito" moderno, nasconde tanta nostalgia per il
cantautorato vecchio stampo. Il riferimento a Niccolò Fabi è parte della
storia, ma è stata anche una scelta ponderata: “sarà una stella cadente o
una storia per sempre” è una citazione alla sua “Andare Oltre”. Anche nel
nostro primo singolo d'esordio “Come la Neve”, che è sicuramente il nostro
brano dalla vena più cantautorale, c’è un chiaro riferimento a “La Nevicata del
’56” di Mia Martini.