“Che bella l'estate” di Gùlana è un brano che racconta una storia d'amore finita ma ancora viva e mai dimenticata. Una canzone fresca, ballabile, con il refrain di quelli che rimangono in testa, un pensiero estivo che ci porta verso il mare, che fa danzare diapositive nella mente, camminando lungo il bagnasciuga o seduti sotto un ombrellone. Atmosfere estive tra il profumo malinconico di momenti passati troppo in fretta, tra illusioni sotto il sole, stelle inaffidabili che non cadono e sale sulla pelle. Ma al tempo stesso voglia di ballare, di tuffarsi “in questo mare”, col sorriso di chi ha ancora voglia di ricominciare. La linea di basso, che richiama la Disco, si unisce alle chitarre di Simone Gianlorenzi e alle tastiere synth di Francesco Santalucia, con l'apporto in produzione di Andrea Fabiani e Carmine Simeone, per creare un sound vintage che fa battere le dita sul cruscotto. Un riff accattivante ci trascina in un viaggio ritmico negli anni '80 che, unito a parole eleganti, dona un tocco di modernità e crea un'atmosfera sognante capace di farci evadere.
Ciao Gùlana, grazie per essere qui con noi oggi! "Che bella l'estate" è il tuo nuovo singolo, un brano che racconta una storia d'amore finita ma ancora viva e mai dimenticata. Puoi dirci di più su come è nata questa canzone?
Ciao a tutti voi, grazie per lo spazio offerto.
Sì, certamente l'incipit di Che bella l'estate è un po' quello, una storia d'amore che può essere la storia di molti, finita, ma presente nel cuore, con un interrogativo in sospeso: se magari avrebbe potuto avere un epilogo diverso. Tutto però senza essere prede della nostalgia.
Io vivo in un posto di mare, il brano è nato spontaneo. Proprio guardando il mare con il ritornello che arrivava nella testa come un'onda. Da lì è partito tutto. Come tra una serie di scatti fotografici, che un po' frugavano nella mente e un po' nella realtà quotidiana.
La canzone ha un sound fresco e ballabile, con un refrain che rimane in testa. Come hai lavorato alla produzione musicale?
Ci piaceva l'idea di vestirla di un sound quasi anni 80, con un basso che richiamasse la Disco e con l'anima che richiamasse atmosfere estive, che profumasse di salsedine ecco. Il ritmo ti va venir voglia di fare sempre un passo in avanti. Ci piace il fatto che in molti dicano che non riescano a togliersela dalla testa. Il lavoro in produzione è stato molto naturale, sembrava già che tutto avesse una direzione, come verso un posto che non sai dov'è ma che ti piacerà. Questo è merito di Andrea Fabiani, Luigi Cammuca e Carmine Simeone.
Hai detto che "Che bella l'estate" è uno dei primi brani a uscire tra gli 80 che hai scritto. Cosa puoi dirci del tuo prossimo album?
È il primo singolo dell'album a uscire, perchè comunque andavamo incontro all'estate e sembrava giusto immergerla nel suo habitat. Quasi contemporaneamente sono usciti anche altri due brani, RoofParty e Italiano bello.
Ho molte canzoni in repertorio, con generi differenti... anche se questa non è una cosa pianificata a tavolino, certamente molto dipende dalle influenze assorbite nel tempo. Quindi l'album sarà composto da canzoni magari molto diverse tra loro, che magari poi si incontreranno tutte nello stesso luogo.
Come è stato lavorare con artisti come Simone Gianlorenzi e Francesco Santalucia?
Lavorare con loro per me è stato innanzitutto un colpo di fortuna, avere musicisti del loro calibro al proprio fianco è eccezionale, tutto diventa facile, divertente, emozionante. Da subito è nato un bel rapporto, con loro ogni giorno s'impara qualcosa. Forse soltanto il loro spessore umano riesce a pareggiare le loro grandi capacità. Grazie a chi me li ha fatti incontrare.
Hai in programma qualche collaborazione interessante per il futuro?
A me piace molto scrivere e provare cose nuove, sicuramente collaborare con altri artisti è una cosa che mi piacerebbe fare, così come scrivere per altri, comunque sì, costruire qualcosa insieme, come un viaggio da fare insieme in buona compagnia. Nel futuro prossimo nel mirino abbiamo una collaborazione per il lanciare in versione spagnola il brano in Spagna e in Sudamerica. Intanto pensiamo a dedicarci al meglio alle prossime incisioni e ad organizzarci al meglio per i live.