Diciamo che non abbiamo un'artista di preciso, siamo cresciuti negli anni 90 con molto punk, molto grunge e molta musica alternativa italiana di quegli anni. Abbiamo però sempre cercato di poter fare quel che volevamo e sentivamo di fare, certamente non pensiamo mai a un genere specifico quando dobbiamo comporre nuova musica.
Quando ci troviamo al nostro studio, lo Studio20, partiamo sempre da un’improvvisazione alla quale piano piano cerchiamo di dare una sua struttura ed una sua forma. Da lì poi cerchiamo di affinare il suono ed il testo ed un ultimo step è quello di confrontarci con un produttore, come per “Satana”, occasione in cui abbiamo avuto la fortuna di collaborare con Lorenzo ‘Moka’ Tommasini.
“Satana” è nato con una sessione ritmica che era formata da tre battute in 6 e l'ultima in 5 e quindi da lì è nata questa cosa di chiamare il brano “Satana+5” poi diventato direttamente “Satana”, d’altronde anche le atmosfere e i contenuti del brano si sposavano benissimo col titolo.
Il videoclip di “Satana” per la regia di Emilia Trevisani (DoNotSprayIntoEyes) è stato interamente realizzato grazie alla ricostruzione di immagini in 3D, animate in un ambiente virtuale generativo. Il video descrive come il subconscio dell’io narrante prende corpo in una dimensione onirica viva e in costante trasformazione, in un viaggio interiore tra desideri e incubi. Esattamente come fa la nostra mente, quando al di fuori del nostro controllo genera un’immagine, per poi distorcerla e deformarla fino a farla diventare qualcosa di completamente diverso.
No in realtà ci siamo sempre divertiti un sacco e siamo in qualche modo riusciti a trovare il nostro spazio. Abbiamo avuto la fortuna di conoscere tante persone e tanti professionisti del settore. La musica poi è condivisione e libertà non c’è alcuna necessità di essere in competizione.
Al momento abbiamo presentato il singolo e presenteremo il nuovo EP a breve. Abbiamo però voglia e intenzione di farci sentire dal vivo con un live che spacca!