Five Hundred: “Romantici” da “old school”

mag 8, 2023 0 comments

Figli di questo tempo certamente, figli dei social e dei tanti contenitori televisivi. Figli di questo tempo liquido che al digitale restituiscono tutto il fascino moderno. Ma il loro è un approccio “old school” ben dichiarato sin dentro il titolo: “Romantici” è il primo disco del trio piemontese dei Five Hundred, dentro cui si plana con una dancefloor glitterata da balere prima dei duemila. Ottima produzione che nel singolo di lancio sa immortalare anche una personale hit radiofonica.

Un disco che si dichiara negli intenti dal titolo: vintage anche essere romantici oggi, non trovate?
Si è vero, l’idea del romanticismo è molto vintage. In questo nostro ultimo lavoro abbiamo proprio voluto accentuare un ritorno all’emozioni vere. Secondi noi, il provare emozioni si è un po’ perso oggi, c’è un distaccamento dalla realtà non indifferente e questo fa scordare cosa vuol dire veramente essere felici, tristi, amati e odiati.

Esistono ancora certe dinamiche nell’amore oppure i social hanno dichiarato guerra anche a corteggiamenti vari?
Noi siamo molto per dei tipi di approccio “old school”. I social sono estremamente potenti sotto questo lato perché potenzialmente puoi parlare con chiunque però, come abbiamo detto prima, si perde molto quella magia della connessione tra le persone. Quindi sì, queste dinamiche esistono ancora e sono le nostre preferite perché ci fanno sentire vivi.

Il primo disco dei Five Hundred potremmo dunque definirlo manifesto generazionale?
Diciamo che più che un manifesto generazionale, che magari deve comprendere tutti i tipi di ragazzi, noi vogliamo rappresentare i giovani che pensano e cercano in tutti i modi di evitare la superficialità, anche per diventare persone più interessanti in futuro.

 
Se fosse nato negli anni ’80 probabilmente avrebbe scalato classifiche e successi. Siete nati nel tempo sbagliato?
Le nostre influenze sono tutte di quel periodo. I nostri genitori e la nostra curiosità ci ha sempre portato ad ascoltare brani del passato. Forse è vero, siamo nati nel periodo sbagliato però ogni giorno notiamo che si sta tornando al BELLO piano piano, quindi incrociamo le dita.

Che poi spesso le avventure di questo suono nascono in discoteca… luogo ormai in disuso anch’esso… o comunque, non sono più quelle che c’erano nelle allegorie che mi regalate. Volendo “attualizzare” le vostre visioni, le vostre ambientazioni, oggi… come dovrebbero riscriversi i brani?
Sinceramente è difficile pensare a un’altra visione o ambientazione perché la situazione “discoteca” per noi è stato di enorme ispirazione. Quando si va a ballare, quasi tutto diventa possibile e le emozioni sono amplificate. Il nostro cantante tutte le volte che esce da una serata in discoteca si innamora di una ragazza diversa. Quest’estate si sarà innamorato circa 30 volte.

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