Con quali generi musicali sei cresciuto? A quali artisti ti sei ispirato?
Ho sempre amato la musica dream pop/shoegaze così come la New wave e post punk.
Mentirei a non ammettere influenza da band come: The Cure, Cocteau twins, Joy Division, Slowdive, etc
La tua musica si inserisce in quel filone della Shoegaze che ha avuto la sua nascita negli anni '90. Che cos'è lo Shoegaze nel 2023? Ci sono stati dei cambiamenti?
Lo Shoegaze come lo definisce un giornalista italiano è il Punk per gli introversi. Oggi a distanza di più di 30 anni, ad esser cambiato è il processo di produzione. Il fatto che un producer come me riesca a produrre e far suonare un brano come se fossi una band, tutto questo è meraviglioso.
Il fine è sempre uguale, fa ricordare, gioire e commuovere esattamente come agli inizi
Quanto di immaginario c’è nelle tue canzoni? E quanto, invece, di autobiografico?
L’autobiografico è il motore, l’immaginario è la benzina. Con entrambi si fa arte.
Cosa deve aspettarsi chi ascolterà il tuo nuovo singolo “Summer is too long”?
Non aspettarsi nulla! Magari ascoltarlo ad alto volume con gli occhi chiusi e il vento in faccia, può aiutare a curare l’anima per qualche minuto.
Ci vuoi accennare qualcosa sul disco d'esordio “Lonely Ballads” di prossima uscita?
Un disco dove ho messo tutto me stesso, come impegno tecnico ma anche come scrittura. È molto intimo per me, quindi spero di non deludere gli ascoltatori.
