Intervista ai Lande per il nuovo singolo “Mantra”

nov 22, 2025 0 comments

I Lande tornano con una canzone che nasce da domande semplici solo in apparenza — quanto possiamo davvero incidere sul mondo? cosa resta delle sensazioni che non riusciamo a nominare? — e prova a trasformarle in un luogo in cui respirare.

In questa intervista per Reframe, il duo si racconta senza il bisogno di trovare verità assolute. Parlano di limiti che non schiacciano ma chiariscono, della musica come spazio in cui le emozioni smettono di essere un groviglio e trovano una forma, della fatica di vivere in un’epoca che pretende risposte immediate anche quando non ci sono.

“Mantra” nasce proprio lì: in quella zona fragile dove convivono tensione e sollievo, concretezza e possibilità. È un brano che non pretende di spiegare tutto, ma che invita — con gentilezza — a dare attenzione a ciò che di solito lasciamo in sospeso.

Il brano sembra interrogarsi sull’impossibilità di incidere davvero sul mondo: è un pensiero disilluso o realistico?
Per noi è un pensiero realistico, ma non rassegnato. La sensazione di non poter incidere davvero sul mondo arriva quando ci accorgiamo che molte scelte, per quanto intenzionate, vengono assorbite dal rumore di fondo della vita quotidiana. Non lo viviamo come un motivo di disillusione: è più un invito a ricalibrare lo sguardo. Non possiamo controllare tutto, ma possiamo assumerci la responsabilità delle parti che dipendono da noi. È una forma di lucidità che può diventare liberatoria, se non ci si lascia schiacciare dall’idea di onnipotenza personale.

Vi capita mai di percepire la musica come un modo per oltrepassare i limiti dell’esperienza?
Ci capita spesso. La musica ci permette di condensare sensazioni che nella vita ordinaria rimangono confuse o contraddittorie. Non è una fuga dal reale, ma un modo per attraversarlo meglio, per dargli una profondità che normalmente non riusciamo a vedere. Quando lavoriamo a un brano, abbiamo l’impressione di poter afferrare sfumature che nel quotidiano restano sospese. In questo senso sì: è un modo per superare un limite, per dare forma a ciò che altrimenti resterebbe informe.

In “Mantra” convivono tensione e sollievo: come riuscite a mantenere questo equilibrio anche emotivamente?
Non proviamo a forzare un equilibrio: emerge da sé quando accettiamo la complessità delle emozioni che stiamo maneggiando. La tensione nasce dalla consapevolezza dei limiti, il sollievo dal riconoscere che quei limiti non vanno combattuti ma compresi. Nel processo creativo ci muoviamo dentro queste due forze come in un sistema orbitale: non le annulliamo, le teniamo in dialogo. A livello emotivo significa non pretendere coerenza assoluta da noi stessi. Lasciamo che le contraddizioni esistano e poi capiamo come farle convivere nella musica.

Quanto pesa per voi la responsabilità del messaggio in un’epoca di comunicazione costante?
La percepiamo, ma non vogliamo lasciarci intrappolare. Viviamo in un tempo in cui ogni parola può diventare un simbolo immediato, amplificato e spesso travisato. La responsabilità sta nel non banalizzare quello che diciamo e nel non cercare scorciatoie comunicative. Allo stesso tempo non possiamo permetterci di essere paralizzati dal timore dell’interpretazione. La nostra responsabilità è essere onesti nel processo, non costruire messaggi a tavolino per rispondere all’urgenza di dire “qualcosa” a tutti i costi.

Se poteste cancellare un’unica convenzione, quale sarebbe?
Cancelleremmo l’idea che bisogna avere sempre una risposta immediata a tutto. È una convenzione invisibile ma potentissima, che crea ansia, semplifica il pensiero e riduce la complessità dell’esperienza. L’idea che il valore stia nella rapidità più che nella riflessione ci sembra una delle derive più complicate del nostro tempo. Preferiremmo una cultura che accetta il dubbio come parte del discorso, non come una mancanza.

Notizie correlate

{{posts[0].title}}

{{posts[0].date}} {{posts[0].commentsNum}} {{messages_comments}}

{{posts[1].title}}

{{posts[1].date}} {{posts[1].commentsNum}} {{messages_comments}}

{{posts[2].title}}

{{posts[2].date}} {{posts[2].commentsNum}} {{messages_comments}}

{{posts[3].title}}

{{posts[3].date}} {{posts[3].commentsNum}} {{messages_comments}}

Modulo di contatto