"Un'altra volta" il nuovo singolo di Ilca tra profondità emotiva e introspezione

apr 3, 2025 0 comments
 

Il nuovo singolo di Ilca, "Un'altra volta", si distingue per la sua profonda malinconia e introspezione, guidata da una produzione curata da Paolo Mazziotti. Con un sound che bilancia abilmente cantautorato e sonorità indie, Ilca crea un'atmosfera avvolgente e minimale. Le chitarre evocano una sensazione notturna e sospesa, mentre synth leggeri e riverberi amplificano il senso di distanza e vulnerabilità. Il ritmo, costante e delicato come un respiro, accompagna il brano senza mai sopraffarlo, lasciando spazio alle parole e alle melodie che emergono con naturalezza. Mazziotti ha dato profondità al brano, permettendogli di oscillare tra momenti intimi e aperture melodiche che suggeriscono una possibilità di luce. "Un'altra volta" non solo tocca il punto più basso, ma celebra anche la resilienza e il desiderio di rinascita, trasformando la notte infinita in una potenziale alba.
 
In “Un’altra volta” si percepisce un senso di smarrimento profondo ma anche la volontà di riconoscere le proprie fragilità. Ti capita spesso di scrivere partendo da un’urgenza emotiva personale?
 
Parto sempre da unurgenza emotiva personale. In Unaltra volta” lidea è nata proprio da un momento di smarrimento. Quando mi trovo a vivere emozioni forti o situazioni difficili, è come se la musica diventasse il mio modo per reagire, per fare chiarezza dentro di me. Scrivere è il mio modo di affrontare e dare un senso a ciò che sento, e in questo caso, il senso di smarrimento è stato quello che ha guidato la canzone, ma allo stesso tempo la voglia di riconoscere e accettare le proprie fragilità, per cercare una risposta alla domanda: “cosa può salvarmi?” e per cercare di rialzarmi.
 
Dici che la canzone si inserisce in un percorso che vuole raccontare le contraddizioni della nostra generazione. Quali pensi siano le più difficili da affrontare oggi?
 
Sicuramente una delle contraddizioni è avere tutto a portata di mano ma allo stesso tempo sentirsi persi, avere potenzialmente tutte le risposte (forse troppe?) ma non sapere dove puntare lo sguardo. Manca (o forse io non l’ho ancora trovato) qualcosa in cui riconoscersi totalmente.
 
Il pezzo tocca il tema della solitudine senza cercare scorciatoie. Quanto è importante per te, da cantautore, non “addolcire” certe emozioni?
 
Per me dire le cose come stanno è fondamentale perchè se non lo facessi mi resterebbe la sensazione di incompiutezza, un po’ come perdere un’occasione. Quando scrivi per reagire alla vita non puoi nasconderti. Cerco di mettere nelle canzoni i pezzi di verità che mi cadono addosso ogni giorno, anche al costo di sentirmi “scoperto”.
 
Come credi che il pubblico, soprattutto quello giovane, si possa riconoscere in un brano così intimo e introspettivo?
 
Credo che nella musica ci sia un aspetto universale che può parlare a tutti, soprattutto ai più giovani. Oggi, spesso ci sentiamo persi o in difficoltà nel cercare un posto in un mondo che sembra non darci spazio o ascolto. In Unaltra volta”, ci sono emozioni e fragilità che credo possano risuonare con chiunque stia vivendo una fase di incertezza o cambiamento. La forza di questi sentimenti sta nel fatto che non sono legati a unetà o a una situazione specifica, ma sono esperienze che, prima o poi, tutti attraversano. In questo senso, la canzone può diventare un modo per sentirsi meno soli e per riconoscere in se stessi una parte di quello che sto cercando di raccontare.
 
Usi la musica per costruire un mondo in cui riconoscersi. Che tipo di mondo stai cercando di creare con le tue canzoni?
 
Vorrei un mondo in cui la parola “malinconia” non coincida con la parola tristezza. Può essere anche felicità, amicizia, amore, bisogno di relazione con gli altri e con la natura. La malinconia è un po’ come la mancanza di casa, qualcosa che ci spinge a tornare a noi stessi, a fare i conti con le nostre emozioni, a parlarci, a voler bene a noi stessi. Se tutti ci sentissimo più malinconici (e quindi umani) e meno supereroi, probabilmente vivremmo meglio.

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