I Megaride (Megáride) sono una band Stoner - Alternative Rock di Napoli i cui componenti attuali sono: Alessio (Chitarra), Roberto (batteria), Daniele (basso), Gianmarco (voce). Il progetto nasce nel 2016 dall'incontro tra Alessio, Daniele e Gianmarco e l'allora batterista Giovanni. L'intento era quello di dar sfogo alla necessità atavica dei quattro di poter fondere le vibranti sonorità della musica Stoner (con riferimenti quali Kyuss, QOTSA, SoundGarden ecc.) con liriche e testi che affondano nella lingua e cultura napoletana. Da qui si capisce anche la scelta del nome; infatti, Megaride è l'isolotto sottostante il Castel dell'Ovo nel golfo di Napoli, ritenuto essere il nucleo fondante dell'antica Neapolis. Nella scelta del nome risiede tutta la filosofia e il pensiero alla base del gruppo: fondere la musica che li ha cresciuti ed appassionati insieme alla cultura e la storia della propria città, affermando così un forte senso d'appartenenza che trapela anche dalle canzoni della band. Con gli anni si sono affinate le sonorità e la ricerca di un linguaggio evocativo e segnante come solo il dialetto napoletano sa esserlo, hanno partorito alcuni brani molto incisivi e graffianti, garantendo una riuscita inedita di quello che era nato come un pazzo esperimento. Nel 2021 l'uscita di scena del vecchio batterista, Giovanni, ha quasi decretato la fine del progetto che però ha saputo risollevarsi grazie all'ingresso prorompente di Roberto, l'attuale batterista, che ha portato nuove energie ed idee al gruppo e ai suoi componenti, contribuendo a creare il primo album registrato in studio dalla band, uscito nel 2022 con il titolo Mo'.
Abbiamo parlato con i Megaride per saperne di più sul nuovo singolo "47", sulle sfide affrontate nella reinterpretazione del brano e sulle emozioni provate nel portarlo sul palco.
Perché avete scelto di reinterpretare "47" degli Almamegretta?
È un esperimento che avevamo in testa da tanto e che finalmente ha preso forma. Un tributo a tutto ciò che per noi ha significato questo viaggio di musica.
Come avete adattato il pezzo al vostro stile?
L’adattamento, al contrario di quello che si possa pensare, è venuto fuori in maniera piuttosto spontanea e naturale. Le sonorità psichedeliche dello Stoner e del Desert Rock si sposano alla perfezione con le ritmiche mantriche della Dub degli Alma.
Qual è stata la sfida più grande in questo progetto?
Trovare la giusta quantità di Megaride e Alma da miscelare.
Il videoclip ha una forte connessione con Napoli. Perché?
Il videoclip è stato pensato con l’intento di andare alla radice delle persone e dei luoghi a noi, per una ragione o per un’altra, molto cari.
Come avete scelto i luoghi delle riprese?
Le location delle riprese e le persone che ne hanno preso parte, sono state scelte con l’intento di raccontare e rappresentare nella maniera piú autentica, le atmosfere i luoghi e le ambientazioni del mondo di Gennaro.
Qual è l’aspetto che più vi rende orgogliosi di questa reinterpretazione?
Lo stupore e la meraviglia di quando lo suoniamo dal vivo.
Questo brano avrà un seguito o state già lavorando a nuovi inediti?
Fateci fare… fateci fare… facite cocere ‘o purpo rind all’acqua soja