Si tratta di un’ipotetica e visionaria Arca spaziale generazionale, ispirata alla forma di una tartaruga, concepita per salvare milioni di uomini da un futuro cataclisma ambientale planetario irreversibile, paragonabile al biblico Diluvio Universale e causato dall’incoscienza collettiva descritta nel brano/manifesto di apertura “Gravità”. È un sogno-incubo utopico/distopico, concepito, come la migliore fantascienza insegna, fingendo di avere una tecnologia immensa a disposizione e risorse e budget illimitati per costruirla, figlio della frequentazione dell’artista con gli architetti visionari di “Resilient Communities” che lo hanno invitato ad esibirsi e ad esporre al Padiglione Italia della 17°Biennale di Architettura di Venezia 2021.
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