Theunskin presentano il loro secondo album “Behind the Highest Peak”

gen 24, 2023 0 comments

Oggi abbiamo il piacere di ospitare sulle pagine di Reframe, la band milanese Theunskin che ha pubblicato “Behind the Highest Peak” il loro secondo lavoro discografico, composto da 9 brani che raccontano le vicende del protagonista, durante un viaggio emotivo attraverso l’amore, la dipendenza, la perdita in un turbinio di saliscendi che lo porteranno alla definitiva rinascita.

La nostra intervista.

Come nascono i Theunskin?
Il progetto THEUNSKIN nasce a Milano nell'anno 2015 come side project di una band Gothic Rock, per i componenti già presenti la sfida è stata quella di spogliarsi del muro sonoro dato dalle chitarre distorte pur mantenendo dei fraseggi intensi ed emozionanti tipici della scena post-punk, dark, new wave internazionale. L'obiettivo iniziale era di portare le idee finalizzate a creare delle atmosfere fruibili esclusivamente in studio ma, il buon feeling avuto col pubblico nelle poche esibizioni live performate tra l'anno 2018 e l'anno 2019, hanno spinto i fondatori del progetto a concentrarsi su questo a tempo pieno trasformando una semplice collaborazione in una band vera e propria. Il completamento della formazione alla voce e alla batteria con elementi stabili hanno permesso la partenza verso un nuovo intenso viaggio musicale.
 
Quali sono stati i vostri primi ascolti?
I componenti provengono da diversi generi del panorama dark, new wave, cross over e indie internazionale creando nell'insieme una combo di generi uniti dalla scelta stilistica di mantenere un suono asciutto e pulito.
 
Ci parlate di come è nato il vostro nuovo album?
“Behind the Highest Peak”, è un concept album che coinvolge 9 brani sui 10 pubblicati e tratta di un sentimento molto nobile e profondo: l’amore. L’amore nato da un rapporto molto stretto di amicizia che diventa talmente intenso da diventare opprimente, tossico. Da qui la perdita e quindi la caduta del protagonista che si troverà a doversi rialzare senza rinnegare il sentimento consumato ma portando tutta l’intensità di quanto provato all’interno di sé.
 
Cosa deve aspettarsi chi ascolterà il vostro nuovo disco?
Chi ascolta il nostro disco deve aspettarsi di essere accompagnato in un viaggio evocativo di situazioni che molto probabilmente ha vissuto (l’entusiasmo, la delusione, il perdono, il riscatto di se stessi).
 
C'è un filo conduttore che lega le tracce della tracklist?
Il filo conduttore è l’amore, un sentimento profondo che accompagna il protagonista lungo la sua parabola di discesa e infine risalita alla vita.
 
La copertina di “Behind the Highest Peak”, come l’avete scelta, cosa rappresenta per voi?
La copertina è un’idea di Iacopo, nostro cantante e autore di tutti i testi del disco. È la metafora del viaggio interiore descritto nell’album: una montagna che va scalata; una volta raggiunta la vetta (the Highest Peak) inizia la discesa verso un panorama totalmente nuovo. Il gioco di immagini con il riflesso che “sembra” l’immagine reale ci ricorda che la realtà è sempre filtrata dall’occhio che la guarda.

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