Abbiamo avuto il piacere di intervistare la band dei Monroe in occasione dell’uscita del loro nuovo singolo “Via col Vento”, un brano in versione synthpop dal tono vivace, estivo e ironico che mira a catturare una sensazione di estraneità, una disarmonia tra l'essenza del nostro essere e l'epoca in cui ci troviamo a vivere. La canzone vuole trasmettere un messaggio di spensieratezza, suggerendo l'idea che i problemi sono incapaci di librarsi in volo.
Potreste raccontarci come vi siete incontrati e avete deciso di formare la band?
Stefano Alessandro e Demetrio si conoscono fin da quando erano ragazzi, Marco è arrivato più tardi in un contesto di tribute band. Poi ci siam detti: perché continuare a suonare i brani degli altri, perché diavolo non suoniamo i nostri!
Come avete scelto il nome della band? C’è una storia interessante dietro questa decisione?
Interessantissima. Alessandro il bassista della band dice: ci vuole un nome figo, che ne dite di Monroe? Suona bene no? Monroe. E tutti noi: ok, è figo. Ma possiamo essere anche più profondi di così. Effettivamente il nome della band rappresenta ciò che cerchiamo di costruire con ogni canzone, ovvero suonare qualcosa di figo, bello, attraente… E chi più della Monroe potrebbe incarnare questa essenza di bellezza?
Quali sono state le principali influenze musicali che vi hanno unito come gruppo.
Indubbiamente la passione per il pop. Nonostante proveniamo tutti da gusti musicali molto diversi abbiamo trovato nel pop il luogo comune in cui esprimerci e far confluire le nostre esperienze.
Da dove è nata l'idea per il vostro nuovo singolo?
Via col Vento dovrebbe essere uno stile di vita. La nostra società, noi stessi, ci inventiamo problemi inesistenti, abbiamo bisogno dei problemi, tanto quanto desideriamo una macchina di lusso o un orologio costoso... Dovremmo scrollarci di dosso questi cliché, salire su di una nuvola, guardare tutto dall’alto e finalmente vivere la vita per quello che conta davvero.
Infine, quali sono i vostri obiettivi futuri in termini di carriera musicale?
Continuare a pubblicare le nostre canzoni ma soprattutto Suonare dal vivo i nostri brani. Suonarli in giro, suonarli dappertutto. Non possiamo porci limiti ma neanche aspettative. Noi scriviamo perché abbiamo bisogno di farlo, e la cosa più bella per un musicista è suonare la propria musica di fronte ad un pubblico. Quei momenti sono un’overdose di emozioni.