"Dio sta invecchiando male" è un viaggio sonoro attraverso le sfumature oscure e sarcastiche della vita contemporanea. Con la loro musica impetuosa e i testi taglienti, i Cannibali Commestibili dimostrano di essere maestri nell'esprimere la loro visione unica del mondo, regalando agli ascoltatori un'esperienza musicale intensa e coinvolgente.
Abbiamo cercato di riportare la nostra visione del mondo senza troppi giri di parole, analizzando le notizie attuali in modo distaccato, ma allo stesso tempo un po' grottesco, tipico del nostro modo di scrivere. In realtà è partito tutto da una riflessione su noi stessi. Maurizio aveva ricevuto il risultato delle ultime analisi del sangue e i valori erano tutt’altro che perfetti, forse anche a causa di una vita un po’ sopra le righe. Questo ci ha dato lo spunto per scrivere “io sto invecchiando male”.
Qualche giorno dopo abbiamo semplicemente voluto alzare lo sguardo e vedendo quello che stava succedendo intorno a noi, abbiamo capito che forse anche il mondo (e quindi dio) non stava invecchiando proprio cosi bene.
La parte musicale viene composta a poco a poco, dopo jam infinite con suoni modellati da pedalini per nerd, senza avere necessariamente un idea del risultato. E’ per questo motivo che, secondo noi, parte musicale suona così spontanea, senza troppi fronzoli e allo stesso tempo intensa.
In tutto. Seguendo un processo creativo così spontaneo, crediamo che l’influenza da parte di quello che ci circonda sia massima, sia per quanto riguarda i suoni, che le parti “incazzate”, che per i testi pessimisti. Il risultato è indubbiamente diretto e cinico, frutto delle varie sfaccettature negative della nostra attualità e della nostra società.
La traccia che da il titolo all’album, ovvero “Dio sta invecchiando male”, racchiude una serie di concetti chiave e sonorità che tornano in tutti gli altri brani. Può essere quindi vista come una specie di sunto di tutto il disco. Questo “Dio in hangover” di cui parla, non sta molto bene e sta lasciando spazio alle bombe, alle scimmie da discarica, alle fake news, alla ruggine e alle cimici, concetti che esprimiamo negli altri pezzi dell’album.
Il messaggio secondo noi è racchiuso nel brano “Scimmie”, perché possiamo dare la colpa a Dio, agli altri, alla vodka e alle fake news, ma alla fine la colpa è solo nostra! Quindi (speriamo ci sia ancora tempo) non aspettiamo di diventare Scimmie da discarica, diamoci una mossa e vediamo di cambiare per quanto possibile la direzione che stiamo prendendo.