Giuseppe Vorro: intervista al cantautore milanese

nov 21, 2023 0 comments
 

"Su queste parole" si presenta come una traccia emotivamente carica, capace di immergere l'ascoltatore in un viaggio attraverso le sfumature della depressione e della lotta interiore. La sincerità nell'esplorare le proprie emozioni e la capacità di trasformarle in arte musicale conferiscono a questa canzone una profondità che potrebbe toccare il cuore di chiunque abbia sperimentato le sfide della vita.
 
Ciao Giuseppe, com’è nata la tua attitudine verso la musica?
 
In maniera molto spontanea forse perché mio padre già suonava in casa e quindi in qualche modo la musica che mi girava intorno mi è arrivata dentro anche senza saperlo consapevolmente.
E’ bastata avere un po più di tempo rispetto al periodo preadolescenziale dedicato ai giochi con i coetanei che la chitarra ha preso il posto della penna a sfera e del pallone da calcio.
 
A quale artista ti sei ispirato nel corso degli anni?
 
Senz’altro il mio artista di riferimento italiano è Lucio Battisti per la sua capacità compositiva e voglia di una continua ricerca indipendentemente dai vari trend presenti nel suo periodo operativo.
La capacità di fare musica di livello internazionale senza perdere la sua italianità.
Altri artisti che mi hanno influenzato almeno per l’assiduo ascolto che ne ho fatto sono Bowie e Prince. Quindi come si vede la continua ricerca e cercare sempre cose nuove anche oltrepassando i limiti sono le caratteristiche che mi muovono.
 
In che modo nasce una tua canzone?
 
In genere da una necessità interiore che mi spinge a imbracciare la chitarra e ricercare sulla tastiera la sequenza di accordi in sintonia con quello stato d’animo che sostengono quell’abbrivio di testo che nasce in simultanea. Comunque capita anche che mi vengano in mente dei temi da sviluppare e che in assenza di quella spinta emotiva mi porta a impegnarmi su quel tema individuato per trovare la strada più stimolante e comunicante per descriverlo e trattarlo in forma canzone.
 
Ci parli di come è nato il tuo nuovo singolo “Su queste parole”?
 
E’ stato scritto quando ero poco più che ventenne in un momento di sconforto scaturito da un percorso intrapreso di notevole difficoltà e fuori dagli orizzonti della mia estrazione sociale. Quindi ecco gli ostacoli apparentemente insormontabili e la parziale solitudine nel percorrere questa strada. La musica mi ha aiutato a sfogare la mia compressione emotiva e in un pomeriggio invernale presi in mano la mia chitarra nera e con due accordi aperti in ripetizione tirai fuori le strofe  e il prechorus delle canzone. In seguito nei giorni successivi la completai. Sentii subito che si trattava di un ottimo pezzo.
 
Cosa deve aspettarsi chi ascolterà il tuo nuovo singolo?
 
Di solito i mie brani hanno bisogno di più ascolti per entrare nel loro/mio mondo. Sono come un castello di cui bisogna trovare la chiave per poter abbassare il ponte levatoio ed entrare ed essere accolti per trovarsi a proprio agio o disagio. E’ una comunicazione ad alto tasso di autodifesa.
E lo so che così mi complico la vita. E so anche che questo sono io.
 
Hai già in programma date live?
 
Non ci sono ancora in programma date live certe. Ma mi sto organizzando per preparare essenzialmente da solo e con apparecchiature elettroniche nonché con la mia fidata chitarra un escursus nel mio repertorio colmo di cose.
 

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