Si intitola “Distante da chi” il nuovo singolo degli Sviet Margot, una canzone sognante e orecchiabile, con una linea melodica accattivante e un ritornello molto emotional, dedicato a tutte le persone che si sentono sole perché incomprese, e quindi distanti dagli altri. È un esortare a non aver paura anche se ci si sente soli, perché nella città degli angeli, dove splende sempre il sole, la solitudine ti sarà comunque amica e la cosa più importante è saper volare.
“Distante da chi” è l'unico brano italiano della band estratto dall'album “Into the Badlands”. È una canzone orecchiabile, con una linea melodica accattivante e un ritornello molto emotional, dedicato a tutte le persone che si sentono sole perché incomprese, e quindi distanti dagli altri. È un esortare a non aver paura anche se ci si sente soli, perché nella città degli angeli, dove splende sempre il sole, la solitudine ti sarà comunque amica e la cosa più importante è saper volare.
Col brano volevamo esprimere sia una leggera malinconia che una positiva spinta emotiva ad affrontare le avversità con forza, senza paura. Da qui il mood che la caratterizza, le sonorità sono in linea con quelle del resto del disco, quindi un fresco pop rock elettronico attuale.
Il pavone libero di muoversi e di volare rappresenta la libertà che possiamo comunque provare se restiamo fedeli a noi stessi e non ci facciamo abbattere dagli altri. Dall'altra sono chiusa in una gabbia, che rappresenta invece la solitudine che ci separa dal mondo in alcune circostanze.
Indossiamo abiti orientali che richiamano il mood dell'album di cui fa parte la canzone.
Anche la cover dell’album vede raffigurati una geisha guerriera ed un samurai “rock”, queste immagini richiamano il video della title track dell’album, Into the badlands in cui Alessandro Galizi ed io, Tiziana Giudici, combattiamo con le spade indossando abiti orientali. I due personaggi credo che ben rappresentino le nostre due anime!
"Into the Badlands" è il nostro ultimo lavoro uscito a fine aprile 2023. Ha 13 tracce che nascono dal desiderio di sperimentare tra un potente pop elettronico e qualche richiamo hard rock di ispirazione manga/anime giapponese; con voce femminile che spazia tra pop leggero melodico, a volte più ritmico con parti liriche.
Come la vita che è piena di alti e bassi, di momenti allegri e momenti duri, di attimi di velocità e attimi di riflessione, questo album è un'alternanza di brani ora energici ora intimi, luci e ombre che si susseguono per poi convergere verso un unico luogo: le Badlands ... per noi, simbolo ideale di quel campo di battaglia che può essere la nostra vita, battaglia che possiamo sdrammatizzare con il nostro spirito e la nostra musica.