Il duo delle Beabaleari ci racconta “Come l’acqua sulla luna”

giu 12, 2023 0 comments

“Come l’acqua sulla luna”
è un brano dream pop, fresco e ritmato, che invita a cogliere le piccole fortune della vita senza smettere di sognare in grande. Un sound retrò con richiami agli anni ‘80, perfetto per ballare, arricchito da una lirica intelligente e accattivante con tante contaminazioni Indie Rock. 
 
Ciao ragazze e piacere di avervi sulle pagine di Reframe! Ci raccontate come è nato il vostro duo?
 
È stata una scintilla. Io (Beatrice) ho scritto un testo che ha entusiasmato Diana, la quale ha preso la chitarra e ha iniziato spontaneamente a cantare quelle parole creando una melodia che poi abbiamo sviluppato insieme. A questa canzone ne sono seguite subito molte altre. Così abbiamo capito che era finalmente nato il progetto Beabaleari.
 
Beabaleari cosa significa? Come avete scelto questo nome? 
 
Il nome nasce da un equivoco o meglio, da un tentativo di rimediare ad un incidente diplomatico. C’era in mezzo la parola “banali” che è stata prontamente sostituita da “Baleari”.  Alla fine ci è sembrata la sintesi perfetta del nostro incontro artistico e sentimentale.. giocoso, estivo e vitale. 
 
In che modo nasce una vostra canzone? 
 
La maggior parte delle volte nasce da un’idea testuale di Beatrice, che a volta ha già in testa una melodia parziale, e poi viene sviluppata con Diana sia nel testo che nella musica.
 
“Come l'acqua sulla luna” è il vostro nuovo singolo. Quale messaggio volete trasmettere e, soprattutto, qual è stata la molla che vi ha spinto a scrivere questo pezzo?
 
Come l’acqua sulla Luna parla di fortuna, intesa come destino, quella che capita a prescindere dalla nostra volontà, e della fortuna che ci costruiamo da soli con le nostre scelte e con le nostre azioni. In un’esistenza dove tutto è relativo, dove anche Plutone da un giorno a un altro viene estromesso dal sistema solare, sta a noi preservare le cose a cui teniamo
 
Quanto tempo ha richiesto la realizzazione del singolo?
 
Il testo e la musica di “Come l’acqua sulla Luna” sono nati molto velocemente, sulla scia di un entusiasmo. Poi chiaramente la fase di produzione che ha curato Diana è un processo più lungo che ha impiegato almeno un paio di mesi.
 
Quali sono le collaborazioni che vi hanno aiutato alla realizzazione del brano?
 
Il brano è stato suonato da Diana tranne la batteria, che è stata registrata da Giampaolo Scatozza, grande musicista e amico. La fase finale del mixaggio l’ha curata Fernando Alba
 
Cosa deve aspettarsi chi ascolterà il vostro nuovo singolo?
 
“Come l’acqua sulla Luna” è un brano fresco e ritmato con un testo leggero ma profondo, che invita a cogliere le fortune della vita ma anche a cercarle, quando possibile.
 
Come nasce l’idea del videoclip?
 
Nasce da un’idea che abbiamo subito sposato del regista Giacomo Latorrata. I disturbi delle radiofrequenze satellitari, il sound che ci riporta indietro nel mondo analogico e il digitale dei 90. L'idea è stata subito quella di rappresentare i diversi tentativi di riconnessione al sistema solare del pianeta plutone attraverso segnali morse, bug, tentativi di accesso a una vita fatta di gas e polveri che non riusciamo a decifrare.
 
Avete già in programma date live?
 
Abbiamo qualche apparizione estiva romana e in alcuni festival in Italia, in attesa di concentrarci nel vero tour che faremo in seguito all’uscita del disco ad ottobre.

 

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