Con “Pessima Idea”, Sasà V costruisce un racconto emotivo fatto di esitazioni, ricordi e intuizioni taglienti. Il brano si muove sul crinale sottile tra la tentazione di ripetere il passato e la consapevolezza dei rischi che ne derivano. Il testo funziona come un dialogo interiore, in cui ogni verso è una domanda senza risposta o, meglio, una risposta che cambia a seconda del tempo e dello stato d’animo. L’artista si mette a nudo, ma senza mai cadere nel melodrammatico: ciò che emerge è una vulnerabilità reale, quotidiana, che molti possono riconoscere come propria. “Pessima Idea” è, in fondo, un invito ad ascoltarsi davvero.
Ciao, io ho sempre amato la musica fin da bambino, diciamo che già dalle scuole elementari mi divertivo a scrivere le biografie dei cantanti e avevo un quaderno dove notavo le canzoni che mi piacevano. Dopo alle scuole medie la mia insegnante di musica mi ha spinto a iscrivermi a un corso di canto e da lì è nato tutto.
Negli anni mi sono ispirato a tantissimi artisti: Pino Daniele che ascoltavo sempre in macchina all’uscita della scuola, Mina, Ornella Vanoni e Lucio Dalla per gli artisti del passato e per gli artisti odierni Mahmood , Giuliano Sangiorgi e Marco Mengoni
Le mie canzoni nascono dalle storie della mia vita e in ogni mio brano voglio lanciare dei messaggi ai giovani e invitarli alla riflessione su temi come la lotta contro il bullismo, l’omofobia, il razzismo, il femminicidio e la grassofobia.
“Pessima Idea” è nata da una chiacchierata su Instagram e successivamente con l’incontro con EdoBass e SonoEyen che mi hanno aiutato nella scrittura e nell’arrangiamento del brano
Un brano che affronta dei temi importanti, la paura del futuro e l’indecisione nel prendere una decisione, la paura di ripetere gli errori del passato e la voglia di lasciarsi trasportare dall’istinto. Un brano elettro-pop che fa riflettere ma che fa venire voglia anche di ballare
Per i concerti e le date live ci stiamo lavorando ma mi piacerebbe tantissimo anche fare un giro per le scuole per parlare di temi importanti come il bullismo, l’omofobia, il femminicidio e la grassofobia