Nel 2021
pubblicano l'album "Scoprire", seguito nel 2024 dal secondo disco
"Ginkgo Biloba" di prossima uscita, anticipato dal singolo
"Umano troppo umano".
Con la loro musica, Amore Psiche continua
a conquistare i cuori degli ascoltatori, offrendo un'esperienza sonora
profondamente emotiva e coinvolgente.
Com’è
stato il vostro percorso dall’esordio ad oggi?
All’inizio eravamo in due, bisognosi di trovare nuove strade e un nuovo spazio sonoro dove sentirci bene. Quando con la collaborazione di Casamedusa e il batterista Fabrizio Carriero siamo riusciti a concludere il primo disco tutto si è fermato per i motivi che sappiamo. Restare uniti nonostante le divergenze di vedute su quanto stava accadendo non era scontato ma considerando l’amore per la musica piú di ogni altra cosa abbiamo composto il secondo disco. Oggi lo stiamo promuovendo grazie all’etichetta Overdub Recordings e ci sembra di imparare tutto da zero perché la fruizione della musica sta cambiando in modo velocissimo, siamo vagamente storditi e ci aggrappiamo alla musica come fosse un tappeto volante, è come un’entitá, una forza sacra che ti insegna a viaggiare nel mutamento…
Come
nascono i vostri brani? Scrivete prima la musica o prima i testi?
Dipende dalle canzoni, alcune iniziano da riff di chitarra su cui la voce si inerpica cercando la sua magia e i testi si concretizzano come espressione di pensieri che ricorrono nei nostri discorsi e analisi, altri brani hanno un testo giá esistente che Daniela cuce con le melodie.
C’è
molto di voi nella vostra musica? La considerate una personale valvola di
sfogo?
Si siamo molto quello che suoniamo e diciamo, vorremmo essere coerenti con quel quadro, abbiamo bisogno di etica e le scelte non possono essere casuali. Essere coerenti non è affatto facile e siamo anche ingenui, prima di capire come funzionano le cose a volte ci capita di scottarci. Ogni volta impariamo qualcosa. La musica è certo una valvola di sfogo ma anche molto di piú, per noi è una via sacra, una guida, un’entitá da rispettare come la meraviglia dell’esistenza
Ci
sono episodi del vostro percorso artistico particolarmente significativi per
voi?
La pubblicazione del primo album con la sua promozione e adesso il nuovo disco sono linee cruciali che definiscono la fine di un percorso e l’inizio di un nuovo viaggio personale e artistico. Ancora non si conosce la mèta, è tutto da scrivere, richiede determinazione e sensibilitá. Chi ti sta intorno potrebbe non avere la piú pallida idea di cosa ti gira in testa, solo quando arrivi in sala prove la musica ti prende per mano e ti dice si, stai facendo la cosa giusta, continua, continua, è come nuotare nel mare
Potreste
raccontarci come e quando è nato il vostro nuovo singolo? Quando avete iniziato
a lavorarci?
Abbiamo iniziato verso il mese di marzo 2023, era giá chiaro che la digitalizzazione della vita stava diventando pervasiva, era un passaggio strano e inevitabile, eravamo attaccati alle rocce ma un vento fortissimo ci tirava verso l’ignoto, forse un baratro, forse il cosmo, potevamo solo esprimere quella sensazione e restare a guardare cosa succedeva e poi sono nate tante domande, e ancora cerchiamo di capirci qualcosa
Sogni?
Progetti?
Sarebbe bello sapere che il nostro mondo sonoro arriva a qualcun altro, ci sentiremmo meno soli. Non è questione di numeri, piuttosto di fusione, la sensazione di appartenere a qualcosa di vivo, attento e protettivo. Siamo in ascolto di quanto accade, intanto promuoviamo il nuovo disco e pensiamo al prossimo
E
rimpianti?
Nessuno, abbiamo fatto quello che eravamo capaci di fare in ogni momento, avremmo potuto trasferirci a Londra molto tempo fa e magari vivere di musica, avremmo potuto essere piú questo o piú quello ma abbiamo fatto i conti con quello che siamo e questa è la base piú sicura da cui partire
All’inizio eravamo in due, bisognosi di trovare nuove strade e un nuovo spazio sonoro dove sentirci bene. Quando con la collaborazione di Casamedusa e il batterista Fabrizio Carriero siamo riusciti a concludere il primo disco tutto si è fermato per i motivi che sappiamo. Restare uniti nonostante le divergenze di vedute su quanto stava accadendo non era scontato ma considerando l’amore per la musica piú di ogni altra cosa abbiamo composto il secondo disco. Oggi lo stiamo promuovendo grazie all’etichetta Overdub Recordings e ci sembra di imparare tutto da zero perché la fruizione della musica sta cambiando in modo velocissimo, siamo vagamente storditi e ci aggrappiamo alla musica come fosse un tappeto volante, è come un’entitá, una forza sacra che ti insegna a viaggiare nel mutamento…
Dipende dalle canzoni, alcune iniziano da riff di chitarra su cui la voce si inerpica cercando la sua magia e i testi si concretizzano come espressione di pensieri che ricorrono nei nostri discorsi e analisi, altri brani hanno un testo giá esistente che Daniela cuce con le melodie.
Si siamo molto quello che suoniamo e diciamo, vorremmo essere coerenti con quel quadro, abbiamo bisogno di etica e le scelte non possono essere casuali. Essere coerenti non è affatto facile e siamo anche ingenui, prima di capire come funzionano le cose a volte ci capita di scottarci. Ogni volta impariamo qualcosa. La musica è certo una valvola di sfogo ma anche molto di piú, per noi è una via sacra, una guida, un’entitá da rispettare come la meraviglia dell’esistenza
La pubblicazione del primo album con la sua promozione e adesso il nuovo disco sono linee cruciali che definiscono la fine di un percorso e l’inizio di un nuovo viaggio personale e artistico. Ancora non si conosce la mèta, è tutto da scrivere, richiede determinazione e sensibilitá. Chi ti sta intorno potrebbe non avere la piú pallida idea di cosa ti gira in testa, solo quando arrivi in sala prove la musica ti prende per mano e ti dice si, stai facendo la cosa giusta, continua, continua, è come nuotare nel mare
Abbiamo iniziato verso il mese di marzo 2023, era giá chiaro che la digitalizzazione della vita stava diventando pervasiva, era un passaggio strano e inevitabile, eravamo attaccati alle rocce ma un vento fortissimo ci tirava verso l’ignoto, forse un baratro, forse il cosmo, potevamo solo esprimere quella sensazione e restare a guardare cosa succedeva e poi sono nate tante domande, e ancora cerchiamo di capirci qualcosa
Sarebbe bello sapere che il nostro mondo sonoro arriva a qualcun altro, ci sentiremmo meno soli. Non è questione di numeri, piuttosto di fusione, la sensazione di appartenere a qualcosa di vivo, attento e protettivo. Siamo in ascolto di quanto accade, intanto promuoviamo il nuovo disco e pensiamo al prossimo
Nessuno, abbiamo fatto quello che eravamo capaci di fare in ogni momento, avremmo potuto trasferirci a Londra molto tempo fa e magari vivere di musica, avremmo potuto essere piú questo o piú quello ma abbiamo fatto i conti con quello che siamo e questa è la base piú sicura da cui partire