Sarneghera? - Intervista alla band e recensione dell'Ep "Il Varco Nel Vuoto"

dic 8, 2023 0 comments

"Il Varco Nel Vuoto" è l'ultimo, avvincente EP della trilogia "Tales from the Lake" dei Sarneghera?.
Il Dr. Vanderlei, in una serie di esperimenti musicali, ha svelato un mondo nascosto di connessioni tra la maschera e alcune delle canzoni più iconiche, portando l'ascoltatore in un viaggio che sfida la logica e la percezione.

L'EP si apre con "Human Killa Machina" una traccia che rivela il potenziale catastrofico della tecnologia. Attraverso il brano degli anni '80 "Radio killed the video stars" dei Buggles, la maschera si attiva, trasmettendo un messaggio sconcertante che mette in discussione la natura distruttiva dell'umanità. Il dottor Vanderlei offre uno sguardo prospettico nella mente umana, costringendo l'ascoltatore a riflettere sulla propria esistenza.
La scoperta che interi album come "Achtung Baby" degli U2 possono risvegliare la maschera è affascinante. "Vono Box" celebra questa connessione unica tra la musica e l'ignoto, rendendo omaggio alla potenza dell'arte nel superare i confini della realtà. La menzione di The Passengers di Iggy Pop aggiunge un elemento di mistero e suggestione, aumentando l'atmosfera enigmatica dell'EP.
"SOS" introduce il concetto di Glossolalia e Cosmolalia, aprendo un varco tra mondi linguistici. La capacità della maschera di connettere il linguaggio terrestre a quello universale attraverso il Karghyraa mongolo è un'idea affascinante. Il viaggio di studio imminente a Ulan Bator promette di svelare ulteriori segreti, mentre la maschera si esprime per la prima volta in inglese, suggerendo un'intelligenza più profonda.
"L'Universo è una Parte di Me" chiude l'EP con un'epica fusione di Carl Sagan, Refused e Daft Punk. La traccia cattura l'essenza della nostra esistenza, proiettando l'ascoltatore in una danza cosmica sulla stazione orbitale lunare. La citazione del "pale blue dot" di Carl Sagan enfatizza la delicatezza della vita umana in un universo infinito.

"Il Varco Nel Vuoto" dei Sarneghera? è un'esperienza musicale che va oltre il semplice ascolto. La trilogia continua a sorprendere e intrigare, invitando l'ascoltatore a esplorare i confini della realtà attraverso la potenza della musica. Con ogni traccia, la band apre un nuovo varco nel vuoto dell'ignoto, portando l'ascoltatore in un viaggio avvincente e surreale.


INTERVISTA ALLA BAND




Benvenuti, ragazzi! Innanzitutto, parlateci di come è nata l'idea di questa trilogia e come si collega "Il Varco Nel Vuoto" al primo episodio.

Raccontiamo la storia dell’astrofisico Dr. Vanderlei e del ritrovamento di una strana maschera in grado di connettersi con lo spazio profondo e di parlare una lingua incomprensibile. Abbiamo deciso di dedicarci alla registrazione di ep di quattro canzoni perché ci permette di entrare in studio una volta all’anno e di avere sempre del materiale nuovo da proporre. Film come Star Wars e Il Signore degli Anelli hanno sancito che gli episodi sono tre e noi ci siamo adeguati. Non cederemo alla tentazione di prequel o sequel. 

Nel primo episodio il Dr Vanderlei trova la maschera e ingaggia i Sarneghera per i suoi esperimenti scoprendo che la maschera si attiva se sottoposta a musica violenta e incalzante. In questo secondo episodio il Dr Vanderlei riesce a capire qualcosa di più di questo strano linguaggio

Parlateci del processo creativo dietro l'EP. Come avete lavorato insieme per dare vita a "Il Varco Nel Vuoto"?

Partiamo sempre dai riff di Piddu, il nostro chitarrista. Sopravvivono solo quelli che ci convincono mentre gli altri restano sospesi. A volte ci dimentichiamo di alcune idee che riemergono con mesi di ritardo prendendo altre direzioni. Se dovessimo chiedere al diretto interessato da cosa si fa ispirare lui risponderebbe “io suono a botto”. Per suonare a botto si intende suonare senza un’idea di partenza precisa ma lasciando al riff emerso dal caos il compito di governare la canzone. Il nucleo musicale creativo è nelle mani di Cecco e di Piddu, solo in un secondo momento vengono aggiunti i giri di basso di Gianni e le linee vocali di Geordie 

Come immaginate il terzo episodio della trilogia? Ci sono anticipazioni che potete darci?

Nel terzo episodio cercheremo di svelare il mistero nascosto dietro lo strano linguaggio parlato da chi indossa la maschera 

Parlateci dell'importanza delle performance dal vivo per voi. Come cercate di trasmettere l'energia e l'atmosfera dei vostri brani durante i vostri concerti?

Abbiamo la fortuna di essere seguiti nelle nostre date da un tecnico luci da noi rinominato Lucifero, il portatore di luce. Questo ci permette di proporre uno spettacolo psichedelico di luci e laser durante i nostri live. La maschera proveniente dallo spazio profondo ha la capacità di  illuminarsi e disegnare geometrie inaspettate che cambiano in base alle canzoni. Nelle occasioni più speciali abbiamo anche il Dr. Vanderlei in persona che interagisce con il pubblico e la band dando al tutto un tocco teatrale e surreale. Cerchiamo di raccontare la storia di Tales from the lake anche quando suoniamo dal vivo   

Come gestite i momenti di disaccordo o di diversità di opinioni all'interno della band durante il processo creativo?

C’è una dinamica che si rivela sempre liberatoria e che tende ad appianare i nostri conflitti: gli insulti di Piddu (chitarra) a Gianni (basso).  L’insulto, unico e spietato, libera la quantità necessaria di endorfine per mettere più attenzione al processo creativo. L’empatia è troppo celebrata in questi tempi, si sottovaluta l’efficacia dell’insulto liberatorio che non lascia spazio a fraintendimenti, interpretazioni o sotterfugi. Certo, la condizione del miracolo è che l’insultato non la prenda sul personale. Nel nostro equilibrio interno l’insulto liberatorio ha l’effetto di una catarsi

Oltre alla trilogia attuale, avete in mente altri progetti futuri?

Abbiamo puntato molto sulla storia della maschera e sull’idea di cantare usando una lingua inventata. Con la chiusura della trilogia sarà necessario trovare un nuovo racconto capace di costruire un nuovo mondo immaginario. Al momento dobbiamo ancora chiudere Tales from the lake e stiamo lavorando su quello.


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