Crisi Tyler: il rap di una metropoli, il rap di una vita

apr 17, 2023 0 comments

La via contorta della vita, sulle spalle il peso di ogni battaglia che si perde… e questo è solo un granello di sabbia di tutto il bagaglio che troviamo sulle spalle di un artista navigato come Cris Tyler che torna dopo 11 anni con un disco bandiera come “Numero 10”. Pescavamo dalle allegorie liriche del singolo “In alto mare” con la collaborazione di Key C, una pesca fruttuosa come d’altronde capiterebbe puntando a caso dentro ciascuno dei 7 brani di questo ritorno. Suoni classici è vero, soluzioni di grande scuola: poca innovazione direbbe qualcuno. Ma è anche vero che dentro esiste l’uomo e la sua grande presa di coscienza.
 
Titolo e copertina inneggiano al calcio: perché?
Quando ho deciso il nome dell’album effettivamente temevo che potesse trarre in inganno e quindi dare l’aria di essere un album incentrato sul calcio e non lo è affatto. Ho solo preso spunto dal numero di maglia del calciatore che di solito è il faro della propria squadra e nel disco è contenente un brano omonimo.
 
E tu sei un calcistico, un tifoso…?
Si, il calcio è lo sport che seguo di più, ma che non pratico (lo lascio fare a chi è capace!). Sono un grande tifoso della Juventus, del Cagliari (per origini) e siccome sono affascinato dal calcio inglese, simpatizzo per l’Arsenal.

 
La produzione del disco sforna tante soluzioni classiche. Tanti suoni in linea col trend. Come li hai scelti e misurati? Hai fatto pensieri in questa linea anche? 
Ho cercato di utilizzare produzioni “fresh”, a spasso coi tempi senza però cadere nella monotonia, infatti ho cercato di utilizzare strumentali che non suonassero tutte uguali. Probabilmente 10 anni fa non avrei mai ricercato questo tipo di sound, ma la musica Rap si è evoluta tantissimo in questi anni ed ha subito tantissime influenze. 

Oggi la musica, tutta gratis e open source, per te che peso ha? 
A differenza del passato, oggi la musica è accessibile a tutti, da qualsiasi dispositivo. Il mercato musicale è cambiato tantissimo, anche perché ora è molto più facile pubblicare musica anche in autonomia. Di fatti ad oggi il mercato musicale è saturo e non è semplice per nessuno emergere tra tutto ciò che il mercato musicale italiano offre. È cambiato anche il modo di misurare le vendite di un disco, ormai è il conto degli stream che comanda. Può piacere o non piacere, ma ormai la tecnologia ha instradato il mercato musicale in questa maniera e secondo me non si tornerà più indietro, quindi bisogna accettarlo. 

E dopo aver rotto questo silenzio, la tua personale rivoluzione che forme avrà? Di suono, di abitudini… di live… 
I live sono la cosa più importante. Non c’è niente di più bello che cantare dal vivo i propri brani e condividerli coi propri fan e amici.A livello di suono, mi piacerebbe comporre brani sperimentando ancora di più di quanto ho fatto in questo disco e mischiare la mia vena Rap con sound più pop e particolari senza snaturarmi troppo. Non è semplice, ma è una bella sfida che non vedo l’ora di accettare.
 

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