Il romanzo “Non solo un’alba”(CTL Editore) della scrittrice ravennate Chiara Cruciani è candidato al Premio Campiello.
Questa storia è assolutamente autentica. Abbiamo perso, purtroppo, la capacità di ascoltare, di guardarci negli occhi e di condividere le nostre storie, se non dietro lo schermo di un cellulare.
Questo libro vuole essere un modo per tornare ai tempi in cui ci si sedeva a tavola e i nonni ci raccontavano storie di guerra, di amori e di sentimenti autentici. Quell’amore fatto di attese, di sguardi e di parole sussurrate davanti ad un tramonto (o un’alba).
Questo racconto è un inno alla vita e alla speranza, quella che non ci deve mai abbandonare. Luisa ci mostra come è possibile affrontare le difficoltà sempre a testa alta», commenta l’autrice.
Il racconto della vita di una giovane donna, il cui destino è stato condizionato dalla pandemia di Spagnola che ha trasformato la sua gioventù in un baluardo di emancipazione femminile.
La voce narrante, intrigante e coinvolgente, narra le esperienze realmente vissute dalla protagonista e si rincorrono in un turbinio di emozioni e grandi prove di coraggio. La pandemia di quest’anno 2020 ha risvegliato nell’autrice Chiara Cruciani la memoria di un periodo storico simile a quello odierno. Le difficoltà nell’affrontare la guerra, la perdita della libertà personale, i lutti e la ritrovata solidarietà tra gli esseri umani, fanno di questo racconto un esaltante inno alla vita e alla speranza. Tratto da una storia vera.
Chiara Cruciani vive a Ravenna. È nata a Lugo (RA) il 5 giugno 1991. Si è laureata in Infermieristica qualche anno fa e attualmente lavora in sala operatoria in qualità di strumentista. Ha la passione sfrenata per i viaggi, la buona lettura e ovviamente la scrittura.